lunedì 15 settembre 2008

Archivio in ordine/2


Conservare e archiviare i propri scatti fotografici richiede certamente impegno, organizzazione e costanza. Ne sanno qualcosa coloro che, ritenendola un'attività secondaria - se non addirittura marginale - si guardano bene, soprattutto per pigrizia o superficialità, dal dedicarvisi con l'attenzione e lo scrupolo che questa meriterebbe. Questo vale non solo per il materiale fotografico tradizionale - di cui ho già scritto in un precedente post - ma anche per quello digitale. Chi sostiene che, con l'avvento delle nuove tecnologie, il problema può considerarsi risolto (o perlomeno molto semplificato) si sbaglia di grosso. Certo, oggi è possibile stipare enormi quantitativi di immagini sui più svariati tipi di supporti (schede, dischi rigidi, CD e DVD ecc...); questo, se da un lato rappresenta un indubbio vantaggio, dall'altro ci induce a trascurare alcune delle fasi fondamentali del corretto processo di archiviazione: la più importante è senz'altro quella della selezione, intesa come individuazione - fondata su di un attento esame tecnico/critico - delle immagini migliori (da conservare) e di quelle mal riuscite o insignificanti (da cestinare). Fate la prova: su - ipotizziamo - 50 scatti, quanti veramente valgono la pena di essere conservati? Se siete bravi, la metà; il più delle volte, un terzo; nei casi sfortunati, uno o due! Se la foto è brutta, è brutta: a che serve conservarla (se non a rallentare l'operazione di ricerca ed a stressare la ram del computer)? Scelte le foto, poi, mettetele in una cartella. E' molto più pratico tenere tutte le immagini in un solo luogo e non sparse ovunque sul computer. Questa cartella si chiamerà, necessariamente, "Immagini" e conterrà altre cartelle (sottocartelle), tante quante ne vorrete creare, suddivise per temi e/o categorie. Esempio: la cartella "Immagini" contiene 5 sottocartelle del tipo: Natura; Arte; People; Animali; Luoghi e Oggetti generici. La cartella "Animali" conterrà a sua volta le sottocartelle: "Mammiferi", "Invertebrati", "Pesci" e così via...Dedicate tutto il tempo necessario a questa prima fase di impianto dell'archivio, creando le cartelle di base necessarie secondo le proprie personali esigenze. Nel contempo, sarà opportuno spendere un paio di minuti per inserire i "tag" relativi a ciascuna immagine: si tratta di semplici parole-chiave che descrivano sinteticamente il soggetto e/o i concetti ad esso associati e che permettono, quando occorre, di rintracciare rapidamente la foto che si desidera. In Photoshop è sufficiente cliccare su File> Info file...e inserire la/le parole-chiave nel relativo campo. Nel momento in cui serve trovare una data immagine, basterà ricorrere alla funzione di ricerca integrata in Bridge (o Browser File, nelle precedenti versioni): digitate la parola-chiave che vi interessa e il programma troverà in un sol colpo tutte le immagini che la contengono. Consiglio vivamente a tutti di effettuare regolari back-up della propria cartella Immagini, per esempio su un hard disk esterno, un DVD o su server online. Ricordate che gli utenti di computers si dividono in tre categorie: quelli che hanno perso i dati, quelli che li perderanno prima o poi...e quelli che fanno backup.